Origini e
accenni
storici
GLI AGRUMI E I SUOI MOLTEPLICI UTILIZZI

Il prodotto principale degli agrumi sono i frutti, che nella massima parte si consumano come frutta fresca si preparano anche sciroppati, in conserva, canditi, se ne fanno bibite, liquori, ecc

Il succo dei frutti acidi si adopera in grande quantità per la fabbricazione dell'acido citrico. Dalle bucce dei frutti, dai fiori e dalle foglie si estraggono oli essenziali di gran pregio nella industria della profumeria

Il legno degli agrumi era anticamente tenuto in gran conto, oggi non ha più molta importanza, tuttavia in alcuni luoghi è ancora usato per piccoli lavori di ebanisteria. specialmente quello di arancio, che è compatto, omogeneo e dolce al taglio

I fiori producono abbondante nettare, ricercatissimo dalle api, che ne ricavano un miele di qualità sopraffina
IL GIARDINO DELLE ESPERIDI


Nella mitologia greca le Esperidi erano tre ninfe guardiane di uno splendido giardino, che si trovava ai confini occidentali del mondo conosciuto: da alcuni situato tra i monti dell’ Atlante e l’Oceano, ma per il poeta siciliano Stesichorus ed il geografo Strabo, invece, nell’estremo sud della Penisola Iberica.
Mitologicamente le Esperidi simboleggiavano i doni dei frutti del giardino, in particolare della mela. Il meraviglioso giardino, infatti – conosciuto anche come “Il frutteto di Hera” (la moglie di Zeus) – custodiva un magnifico albero di mele d’oro, che donavano l’immortalità.
I rigogliosi frutti crescevano dall’albero che Gaia, la Terra aveva regalato ad Hera nel giorno delle sue nozze con il Padre degli Dei. Hera diede alle ninfe il compito di proteggere e custodire il prezioso albero ed i suoi frutti; non sapeva però che le Esperidi di tanto in tanto raccoglievano e tenevano per sè qualcuna delle splendide mele.
Hera decise quindi di mandare nel giardino Ladone, un drago a cento teste che non dormiva mai, con il compito di sorvegliare solamente l’albero. Nonostante la presenza di Ladone, però, Eris – la dea della discordia – riuscì ad eludere la sorveglianza del terribile drago ed a rubare una delle mele d’oro. Su questa incise la famosa frase “Alla più bella”, e si recò quindi al matrimonio tra Peleo e Teti – dove non era stata invitata – lasciando cadere la mela sul tavolo che Zeus aveva allestito per gli sposi, e causando l’inizio della guerra di Troia.
Il giardino delle Esperidi fu anche teatro dell’undicesima fatica di Ercole, in cui l’eroe ingannò Atlante (padre delle tre ninfe) affinchè rubasse per lui alcune delle mele del prezioso albero.
Già ai tempi dell’antica Roma il mitologico giardino aveva perso l’alone di mistero che lo circondava, per essere poi ripreso, come visione di luogo idilliaco e di pace, dagli artisti del Rinascimento.
Negli anni, dopo diversi studi, si è stati portati a credere che le leggendarie mele d’oro fossero in realtà dei limoni, frutti allora sconosciuti in Europa: da ciò deriva il nome dato dai Greci a tutte le specie di agrumi: Hesperidoeide.
ALBERO GENEALOGICO
La famiglia degli agrumi come oggi la conosciamo comprende oltre 200 specie diffuse in tutto il mondo quali: arance, mandarini, clementine, pompelmi, pummeli, limoni, lime, cedri e molte altre ancora. Nel 1976 Barrett e Rhodes scoprirono che le specie originarie degli agrumi oggi coltivati, sono solo tre, il cedro, il pummelo e il mandarino.

BAHIA E LE ARANCE
CON L'OMBELICO
In rete abbiamo trovato il video di Coltura & Cultura dove spiega in modo esaustivo delle origini dei vari agrumi e un piccolo aneddoto sulle arance Navel, da dove provengono e qual'è il senso attribuito al loro curioso nome.
Il video sopraccitato è di proprietà del sito coltura & cultura citiamo la fonte per correttezza.